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Besançon : ISTA - Institut des Sciences et Techniques de l'Antiquité | Cr-Per 040-113.1 (Browse shelf(Opens below)) | Available | ISTA31258 |
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L'analisi esegetica proposta del cratere a calice siceliota di Siracusa con il mito delle Pretidi, condotta in parallelo con quella dell'anfora lucana con lo stesso soggetto, dimostra come il pittore, pur attingendo per le sua figurazione ad un substrato mitico comune, lo manipola, adattandolo iconograficamente alla realtà cultuale del luogo di produzione e/o fruizione e d'uso dell'oggetto ; l'immagine dunque, con le sue presunte incongruenze figurative, non va letta come trasposizione di una delle versioni letterarie del mito, ma come insieme di segni funzionale ed allusivo al contesto locale di appartenenza, che rende quei segni comprensibili e significativi, compendiando dimensione mitica e dimensione del reale.
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