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Nanterre : MSH Mondes - Bibliothèque d’archéologie et des sciences de l’Antiquité | E.150/614 MELE (Browse shelf(Opens below)) | Available | BMRG33677 |
Bibliogr. p. 247-275. Notes bibliogr.
I nuovi dati provenienti dagli scavi archeologici di Cuma campana e le nuove acquisizioni provenienti dall’area di Cuma eolica hanno imposto l’esigenza di aggiornare e riprendere il discorso sulle origini della prima colonia greca d’Occidente, Cuma in Opicia. Lo studio della tradizione letteraria, unitamente al riesame della documentazione archeologica, numismatica ed epigrafica, sia etrusca che sannita, conferma quanto sostenuto per primo dallo storico Eforo (IV sec. a.C.), nativo di Cuma in Eolide e per questo tacciato di ‘localpatriottismo’: la fondazione di Cuma in Opicia vide l’apporto, oltre che dei coloni provenienti dall’isola di Eubea, anche di coloni provenienti dall’Eolide, in Asia Minore. Il culto di Apollo Smitheo, che proteggeva i campi contro i topi (smithoi) che devastavano il raccolto, era dunque passato, attraverso i coloni eolici, dalla Troade a Cuma in Opicia, la Cuma campana, dove recenti scavi archeologici hanno dimostrato la presenza di un allevamento di topi per i rituali che si svolgevano nel tempio superiore dell’Acropoli. Il volume curato da Alfonso Mele, Dalla Troade a Cuma Opicia. Gli Eoli, la Sibilla, Apollo Smintheo, riesamina tutta la documentazione e apre nuove prospettive sulle fasi più antiche della colonizzazione greca in Campania e sulle interazioni culturali tra l’Oriente e il mondo italico.
(Source : éditeur)
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